Racla
Testa. 1938. Scultura esposta alla VIII Sindacale del Lazio. Roma - Mercati Traianei
“Nell’opera di Scirocchi c’è una perfetta armonia di piani e di volume su cui giuoca la luce dando intensità di espressione"
(da il Piccolo 25-26 maggio 1938)
Ragazzo
Testa. 1941. Mostra Intersindacale. Napoli.
Alla Mostra Intersindacale, lo scultore Luigi Scirocchi ha esposto, riaffermando le sue capacità di ritrattista nell'opera " Ragazzo", (busto in marmo) notevole per evidenza plastica e limpidità di significato; espressione libera da sensibilità preconcette e da influenze stilistiche.
Furono già pubblicate lo scorso anno, nei numeri di maggio e ottobre della nostra rivista, alcune fotografie dei bassorilievi eseguiti dallo Scirocchi per il padiglione dell'Italia in Oriente, alla Mostra delle Terre d'Oltremare in Napoli, fantasiosa sequenza di motivi plastici ove le necessità ambientali, invece che costringere l'artista nel tema e nel modo decorativo, davano campo alla sua fantasia di creare un mondo poetico ricco di primigenie sensibilità.
La scultura' dello Scirocchi. porta indubbiamente con sé la necessità di sfociare nelle grandi composizioni per il senso epico e la visione profonda dell'umano - che la ispira, e procede con sicurezza affrontando la soluzione dei problemi plastici e sostanziali con quell'equilibrio - mediterraneo - che è forza costruttiva e originalità insieme.
Enzo Portini (da l’Artista Moderno - ottobre 1941)
Il Chirurgo
Ritratto. 1942. “Il chirurgo” fu eseguito nel 1942 dopo la morte del padre dell’artista, avvenuta per setticemia contratta in ospedale a seguito di un intervento chirurgico. Il ritratto esprime l’estraneità del chirurgo per le conseguenze drammatiche dell’operazione. Sguardo assente, volto giovane ma segnato forse dalla frustrazione dell’inesperienza , con dei baffi appena accennati con cui cerca, inutilmente, di dare professionalità al proprio volto.
Il Chirurgo
Secondo ritratto. 1942
Ritratto
I ritratti eseguiti dallo scultore Scirocchi sono numerosi. Sono qui riportate le uniche foto al momento disponibili.
Ritratto
I ritratti eseguiti dallo scultore Scirocchi sono numerosi. Sono qui riportate le uniche foto al momento disponibili.
Ritratto
I ritratti eseguiti dallo scultore Scirocchi sono numerosi. Sono qui riportate le uniche foto al momento disponibili.
Ritratto
I ritratti eseguiti dallo scultore Scirocchi sono numerosi. Sono qui riportate le uniche foto al momento disponibili.
Ritratto
I ritratti eseguiti dallo scultore Scirocchi sono numerosi. Sono qui riportate le uniche foto al momento disponibili.
7 - 9
x
Cappella dell’Auditorium. Via della Conciliazione (Palazzo Pio XII) Roma 1949.
Particolare del Cristo. Bronzo al vero. Cappella dell’Auditorium. Via della Conciliazione in Roma (Palazzo Pio XII). 1949.
Altare della Cappella dell’Auditorium Via della Conciliazione in Roma (palazzo Pio XII). 1949
Altare della Cappella dell’Auditorium in Via della Conciliazione in Roma (palazzo Pio XII). Particolare del Ciborio. 1949
Stemma N°2 posto in opera
Esecuzione di due grandi stemmi in marmo travertino sui frontoni dei due palazzi prospicienti su Piazza Pia (inizio di Via della Conciliazione)
L'artista durante la posa in opera dello stemma N°1
L'artista durante la posa in opera. Esecuzione di due grandi stemmi in marmo travertino sui frontoni dei due palazzi prospicienti su Piazza Pia (inizio di Via della Conciliazione) Via della Conciliazione - Roma, 1949
Frontone di un palazzo prospiciente su Piazza Pia con l’incastellatura per il posizionamento di uno dei due stemmi
Esecuzione di due grandi stemmi in marmo travertino sui frontoni dei due palazzi prospicienti su Piazza Pia (inizio di Via della Conciliazione)
Stemma N°1 posto in opera
Esecuzione di due grandi stemmi in marmo travertino sui frontoni dei due palazzi prospicienti su Piazza Pia (inizio di Via della Conciliazione)
Concorso per monumento a Umberto Giordano
Primo bozzetto in plastilina. I personaggi delle opere del musicista sono raffigurati come note su un pentagramma musicale. 1956
Concorso per monumento a Umberto Giordano
Particolare al vero. Un personaggio delle opere del musicista è raffigurato come una nota su un pentagramma musicale. 1956
Concorso per monumento a Umberto Giordano
Concorso per monumento a Umberto Giordano Bozzetto definitivo 1956
Concorso per monumento a Umberto Giordano
Studio per la scultura di Umberto Giordano. Bozzetti in plastilina per un gruppo in bronzo di notevole altezza, dal quale attraverso elementi e forme strumentali stilizzate formanti l’orchestra sorge la figura del Maestro a dominarli e a trarne melodie e sinfonie.
Acquasantiere
Cattedrale di Manila - Filippine, 1958.
Due angeli acquasantiere, ideati con rispondente analogia di movimenti e con libera immaginativa mentre posano il volo ai lati del portale sorreggendo nel seno del velo, l’acqua benedetta. L’opera riscuote alto interesse di critica e viene riprodotta da decine di giornali cattolici.
Acquasantiere
Cattedrale di Manila - Filippine, 1958.
Acquasantiere
Dettaglio. Cattedrale di Manila - Filippine, 1958.
Concorso Nazionale Teatro dell'Opera. Le Muse.
Bozzetto. Roma, 1959.
Concorso Nazionale Teatro dell'Opera. Le Muse.
(da sinistra a destra Melpomene la tragedia, Talia la commedia, Erato la lirica, Euterpe la musica pastorale, Tersicore la danza)
Scultura completa in creta prima della traduzione in bronzo. Roma, 1959.
Concorso Nazionale Teatro dell'Opera. Le Muse.
Particolare figure di destra (Euterpe e Tersicore ). Bronzo. Roma, 1959
Concorso Nazionale Teatro dell'Opera. Le Muse.
Particolare figura centrale (Erato). Bronzo - Roma, 1959.
Concorso Nazionale Teatro dell'Opera. Le Muse.
Particolare della musa della danza Tersicore. Bronzo. Roma, 1959.
Angeli Musicanti
Opera finita nello studio dello scultore. Bronzo. Scultura monumentale per il cimitero di Anagni. 1960
Angeli Musicanti
Angeli Musicanti Gesso prima della traduzione in bronzo. Scultura monumentale per il cimitero di Anagni, 1960
Luigi Scirocchi non si è improvvisato nel « far religioso ». Se raffrontiamo i due angeli che sorreggono il ciborio sull'altare della Cappella nel Seminario Vescovile di Foggia a questi della Tomba di Anagni, si discopre l'intimo tessuto in cui lo sua plastica si risolve. Qui l'ispirazione è raccolta ed è l'ardito ritmo verticale che conferisce alla composizione lo propria struttura; il gioco delle tube e delle ali angeliche si risolve in continuità, aumentando toni ed alternanze spaziali fino quasi a raddoppiare le figure; le linee, i pieni, nel movimento scultoreo fissano motivi di un'aerea purezza.
(Aniceto del Massa)
Angeli Musicanti
Angeli Musicanti Gesso particolare prima della traduzione in bronzo. Scultura monumentale per il cimitero di Anagni, 1960
Concorso Sbarco dei Mille
Piano base e copertura. Concorso per un monumento allo sbarco dei mille da erigersi a Marsala - Marsala, 1960.
Concorso Sbarco dei Mille
Bacino e vele nell'ambiente del museo. Concorso per un monumento allo sbarco dei mille da erigersi a Marsala - Marsala, 1960.
Concorso Sbarco dei Mille
Bozzetto di una delle Sculture. 1960.
Concorso Sbarco dei Mille
Veduta prospettica dell'interno. 1960.
Concorso Sbarco dei Mille
Veduta prospettica dell'interno.
Concorso per un monumento al sacrificio dei fratelli Bandiera e degli altri martiri da erigersi a Cosenza. Plastico veduta prospettica. 1961.
Concorso per un monumento al sacrificio dei fratelli Bandiera e degli altri martiri da erigersi a Cosenza. Plastico veduta d'insieme. 1961.
Concorso per un monumento al sacrificio dei fratelli Bandiera e degli altri martiri da erigersi a Cosenza. Particolare scultoreo. 1961.
Concorso per un monumento al sacrificio dei fratelli Bandiera e degli altri martiri da erigersi a Cosenza. Bozzetto della scultura. 1961.
Seminario Vescovile di Foggia
Assemblaggio dell’altare completo nello studio dello scultore. 1961
Seminario Vescovile di Foggia
Particolare degli angeli col tabernacolo. 1961
Seminario Vescovile di Foggia
Particolare (paliotto) i simboli della Via Crucis. 1961
Seminario Vescovile di Foggia
Particolare dela sponda della Mensa con simboli cristiani. 1961
Seminario Vescovile di Foggia
Particolare del tabarnacolo. 1961
Le Arti nel bosco del Parnaso
Sistemazione interna. Hotel Hilton - Roma, 1963.
Le Arti nel bosco del Parnaso
Particolare. Sistemazione interna. Hotel Hilton - Roma, 1963.
Le Arti nel bosco del Parnaso
IInsieme del gruppo bronzeo. Sistemazione esterna per una fontana. Hotel Hilton - Roma, 1963.
Le Arti nel bosco del Parnaso
Insieme del gruppo bronzeo. Sistemazione esterna per una fontana. Hotel Hilton - Roma, 1963.
Monumentale scultura del Cristo docente
1965, Roma - Facciata dell'Ateneo dei Salesiani. Tutto tondo (bronzo altezza 5m).
Concorso opere artistiche per il nuovo ospedale di Molfetta
Schizzi preparatori. 1966
Concorso opere artistiche per il nuovo ospedale di Molfetta
Schizzi preparatori. 1966
Concorso opere artistiche per il nuovo ospedale di Molfetta
Bozzetto in plastilina. 1966 - La tematica del gruppo scultoreo si adegua alle finalità del Complesso Ospedaliero in cui va posto, in quanto traduce in immagini plastiche la lotta contro il male.
Il discorso compositivo si esprime con chiarezza e richiama e riafferma agli ospiti e ai visitatori di tale ambiente il positivo sforzo della difesa umana contro le subdole forze che minacciano la vita.
Il rapporto di accostamento tra i volumi delle tre figure che avanzano in blocco, sintetizza l'accordo organico di un logico procedere scientifico, a cui si oppone l'irregolare agitarsi della forza avversa concepita come un movimento mostruoso di elementi plastici.
Il gruppo è stato studiato con riferimento alla posizione del basamento già preparato in loco, su cui esso deve poggiare e in relazione ai vari punti di vista. Pertanto è angolato in modo che pur presentando all'ingresso principale l'apertura visiva di maggiore risalto, risolve l’interesse della visibilità da ogni suo lato.
Via Crucis
Concorso nazionale opera d'arte per il nuovo padiglione dell'ospedale S. Camillo. Bozzetto in cera. - Roma, 1967.
Cancello del carcere di Trani
Bozzetto nello studio dello scultore. Bari, 1968
Cancello del carcere di Trani
Il cancello posto in opera. Bari, 1968.
L’ARTISTA PRESENTA L’OPERA
La tonalità dell’insieme è grave ma semplice a contrasto coi forti chiaroscuri dei portali, si stende nella parte superiore una fascia densa di celle che stabilisce una pacata zona di riposo.
Tutta la composizione vuol esprimere il tema dell’evolversi delle antiche forme di segregazione, a cui allude l’intreccio centrale della pesante grata, verso i nuovi concetti carcerari del nostro tempo.
Questi gli intenti artistici seguiti senza perdere di vista una funzionalità pienamente efficiente.
Con forte alternarsi compositivo di elementi, sentiti ciascuno nel proprio valore plastico, volumetrico e funzionale, viene reso il dramma dell’ambiente e assolto lo scopo pratico dell’opera.
Cancello del carcere di Trani
Le ante del cancello. Particolare. Bari, 1968
Cancello del carcere di Trani
Particolare. Bari, 1968
Cancello del carcere di Trani
Particolare. Bari, 1968
Concorso opere artistiche ospedale di Venere Bari Carbonara
Sirena e tritone. 1968.
Concorso opere artistiche ospedale di Venere Bari Carbonara
Musico con fistula. 1968.
Concorso opere artistiche ospedale di Venere Bari Carbonara
I tre gruppi scultorei nella prevista disposizione spaziale. 1968.
Cancellata del Carcere Giudiziario di Foggia Bozzetto. Foggia, 1968
L’artista illustra l’Opera
Il bozzetto, illustra l'impostazione "bivalente" data al progetto della cancellata e cioè: per la visione d’insieme la sottile trama di fondo ad andamento verticale, fa da "basso continuo" alla fascia decorativa centrale in bronzo; per la visione ravvicinata la sequenza di 24 pannelli traforati di robusta volumetria, rende pregevole l’opera. In altre parole la cancellata, se vista in uno con gli edifici di destra e di sinistra ai quali è legata, appare come una transenna architettonica variamente articolata, ma in stretto rapporto compositivo con la sovrastante trave-frontone in cemento a vista; se vista da vicino invece, esalta il valore dei singoli pannelli decorativi da cui appare puntualizzata ognuno di essi propone un episodio compositivo a sé stante, anche se stilisticamente collegato a quello del pannello che precede ed a quello che segue. In tal modo si snoda un discorso unico composto di singole espressioni informali che si svolgono in susseguenti strofe di dimensioni costanti, ispirate all'unico tema compositivo di contrapposti ritmi verticali ed orizzontali che informa l'intero andamento della cancellata. In essa la struttura in ferro del cancello è rigidamente lineare, sia nei telai portanti che nelle lamine verticali accoppiate a V ed in ferro leggermente battuto.
Il cancellata del Carcere Giudiziario di Foggia in ferro battuto e bronzo posta in opera. Vista frontale. Foggia, 1968
Nella visione d'insieme la trama delle sbarre ad andamento verticale fa da « basso continuo» alla fascia centrale in bronzo costituita da 24 pannelli.
Ognuno di essi propone un episodio compositivo a sé stante, di piena aderenza al tema suggerito dalla destinazione dell'opera. Pertanto è chiaro il significato che esprimono i vuoti sbarrati, i pertugi ricavati nelle masse, le alternanze illusorie di liberi spazi, le aperture subito bloccate.
Ciascun episodio è compositivamente collegato al pannello che precede e a quello che segue in una catena scandita, anch'essa voluta, nel suo legame ripetitivo, secondo il dramma tematico.
In tal modo si snoda un discorso unico, composto di sole espressioni informali che si svolgono in susseguenti strofe di dimensioni costanti, ispirate stilisticamente dal contrapposti ritmi verticali e orizzontali che informano l'intero andamento della cancellata.
Cancellata del carcere giudiziario di Foggia
La cancellata posta in opera con la moglie dell'artista. Vista laterale - Foggia, 1968
Cancellata del carcere giudiziario di Foggia
Le ante della cancellata. Foggia, 1968
Nella visione d'insieme la trama delle sbarre ad andamento verticale fa da « basso continuo» alla fascia centrale in bronzo costituita da 24 pannelli.
Ognuno di essi propone un episodio compositivo a sé stante, di piena aderenza al tema suggerito dalla destinazione dell'opera. Pertanto è chiaro il significato che esprimono i vuoti sbarrati, i pertugi ricavati nelle masse, le alternanze illusorie di liberi spazi, le aperture subito bloccate.
Ciascun episodio è compositivamente collegato al pannello che precede e a quello che segue in una catena scandita, anch'essa voluta, nel suo legame ripetitivo, secondo il dramma tematico.
In tal modo si snoda un discorso unico, composto di sole espressioni informali che si svolgono in susseguenti strofe di dimensioni costanti, ispirate stilisticamente dal contrapposti ritmi verticali e orizzontali che informano l'intero andamento della cancellata.
Cancellata del carcere giudiziario di Foggia
Le ante della cancellata. Foggia, 1968
Cancellata del carcere giudiziario di Foggia con l'artista.
Foggia, 1968
Fontana per l'ospedale S. Chiara
Primo studio. Plastico. Trento, 1968.
Fontana per l'ospedale S. Chiara
Primo studio. Bozzetto della scultura. Trento, 1968.
Fontana per l'ospedale S. Chiara
Secondo studio. Plastico. Trento, 1968.
Fontana per l'ospedale S. Chiara
Secondo studio. Bozzetto della scultura. Trento, 1968.
Ospedale civile di S. Chiara
Terzo Studio. Progetto definitivo. Plastico. Trento, 1968.
Ospedale civile di S. Chiara
Terzo Studio. Progetto definitivo. Particolare del gruppo scultoreo. Trento, 1968.
Ospedale civile di S. Chiara
Terzo Studio. Progetto definitivo. Particolare del gruppo scultoreo. Trento, 1968.
Ospedale civile di S. Chiara
Terzo Studio. Progetto definitivo. Il bozzetto della fontana inserito nel contesto architettonico dell’ospedale. Trento, 1968.
Concorso per l’ideazione ed esecuzione delle opere artistiche della Scuola Elementare Scuola Abbadia S. Salvatore. Bozzetto per la realizzazione di una fontana.
Concorso per l’ideazione ed esecuzione delle opere artistiche della Scuola Elementare Abbadia S. Salvatore.
Fontana con il sogno del volo e il drago marino posti in opera. Bronzi. 1969
L’ARTISTA ILLUSTRA L’OPERA
Progetto della fontana
L’acqua è la motivazione essenziale da cui scaturisce la tematica delle sculture che non avrebbero vita né ideale legame compositivo tra loro, se prive di tale elemento.
Una di esse richiama il sogno del volo che tutti i bambini perseguono: l'invito nasce del battito d'ala di due foglie-uccello, tra elementi arborei lacustri; l’altra suscita, dall’attraente mistero dei fondi ondosi, la fantastica apparizione del drago marino.
Concorso per l’ideazione ed esecuzione delle opere artistiche della Scuola Elementare Abbadia S. Salvatore. Fontana con il drago marino posto in opera. Bronzo. 1969
Concorso per l’ideazione ed esecuzione delle opere artistiche della Scuola Elementare Abbadia S. Salvatore. Fontana con il sogno del volo posto in opera. Bronzo. 1969
Concorso per l’ideazione ed esecuzione delle opere artistiche della Scuola Elementare di Abbadia San Salvatore.
Schizzo per la realizzazione della scultura il sogno del volo. 1969
Concorso per l’ideazione ed esecuzione delle opere artistiche della Scuola Elementare Scuola Abbadia S. Salvatore. Decorazioni murali poste in opera. 1969
L’ARTISTA ILLUSTRA L’OPERA
Decorazioni murali degli atri con pannelli realizzati con una nuova tecnica che consente la fusione di vetri colorati su un tessuto metallico che fa da armatura
La decorazione del riquadro dell’atrio maschile e di quello dell’atrio femminile, prende lo spunto dalla tematica della fontana svolgendolo però non per concetti ma per soggetti: uccelli e pesci che vengono presentati in una saporita interpretazione e animati nelle mutevoli luci del vetro.
La composizione gioca su un traliccio di fondo che è gabbia per gli uccelli e rete per i pesci ed ha quindi una sua ragione logica oltre che decorativa.
La nuova tecnica e la nuova materia rendono gustosa la decorazione e richiamano l'interesse dei bambini per la cristallina immediatezza dell'espressione e per la trasparente luminosità
del colore.
Concorso per l’ideazione ed esecuzione delle opere artistiche della Scuola Elementare Scuola Abbadia S. Salvatore. Decorazioni murali poste in opera. 1969
Concorso per l’ideazione ed esecuzione delle opere artistiche della Scuola Elementare di Abbadia San Salvatore.
(complesso scolastico Arch. Calza Bini) Schizzi per le decorazioni murali. 1969
Concorso per l’ideazione ed esecuzione delle opere artistiche della Scuola Elementare di Abbadia San Salvatore.
(complesso scolastico Arch. Calza Bini) Schizzi per le decorazioni murali. 1969
Concorso per l’ideazione ed esecuzione delle opere artistiche della Scuola Elementare di Abbadia San Salvatore.
(complesso scolastico Arch. Calza Bini) Schizzi per le decorazioni murali. 1969
Concorso per l’ideazione ed esecuzione delle opere artistiche della Scuola Elementare di Abbadia San Salvatore.
(complesso scolastico Arch. Calza Bini) Schizzi per le decorazioni murali. 1969
Concorso per l’ideazione ed esecuzione delle opere artistiche della Scuola Elementare di Abbadia San Salvatore.
(complesso scolastico Arch. Calza Bini) Schizzi per le decorazioni murali. 1969
Concorso per l’ideazione ed esecuzione delle opere artistiche della Scuola Elementare di Abbadia San Salvatore.
(complesso scolastico Arch. Calza Bini) Schizzi per le decorazioni murali. 1969
Concorso scuola Abbadia S. Salvatore – Il sogno del volo
Fonderia di Pistoia dopo la fusione dell'opera. 1969
Concorso scuola Abbadia S. Salvatore – Il sogno del volo
Fonderia di Pistoia dopo la fusione dell'opera. 1969.
Concorso per la stazione di Savona-Mongrifone
Il primo concorso annullato e ribadito. Savona, 1969.
Concorso per la stazione di Savona-Mongrifone
Il primo concorso annullato e ribadito. Savona, 1969.
Concorso per la stazione di Savona-Mongrifone
Il primo concorso annullato e ribadito. Savona, 1969.
Concorso per la stazione di Savona-Mongrifone
Il primo concorso annullato e ribadito. Savona, 1969.
Concorso monopoli di Stato
Concorso per la sistemazione decorativa della parete destra dell’atrio d’ingresso principale della direzione generale dei monopoli di stato. Roma, 1970.
L’artista illustra l’opera
L'intera decorazione della parete viene ideata in bronzo di fusione per realizzazioni artistiche con interventi di oro zecchino al mercurio per il simbolo del leone e per alcune zone di richiamo.
Pertanto ho svolto un motivo plastico con alternanze di masse e di vuoti, in cui sono presenti le varianti tonali del bronzo e dell'oro.
Concorso monopoli di Stato
Roma, 1970.
Tale discorsività plastico-cronatica si snoda in modo da fluire verso la forma simbolizzata del leone che diviene il tema e il centro della composizione: elemento plastico e compositivo che si armonizza nell'ambito dei multiformi motivi e delle sollecitazioni che lo attorniano. Esso pur mantenendo uno stretto riferimento iconografico e cromatico con quanto il bando prescrive, perde ogni carattere di etichetta commerciale.
Viene così sventata la sottile insidia che poteva derivare dalla richiesta dell' "immagine di un leone che richiami in maniera significativa quello raffigurato sul pacchetto di sigarette di tipo MS, richiesta che poteva influire negativamente sul discorso artistico, abbassandolo a livello di cartellone pubblicitario.
Secondo concorso per la stazione di Savona-Mongrifone
Bozzetto. Concorso con esecuzione. Savona, 1970.
Secondo concorso per la stazione di Savona-Mongrifone
Bozzetto. Concorso con esecuzione. Savona, 1970.
Secondo concorso per la stazione di Savona-Mongrifone
Bozzetto particolare al vero. Concorso con esecuzione. Savona, 1970.
Secondo concorso per la stazione di Savona-Mongrifone
Concorso con esecuzione. Savona, 1970.
Il presente particolare appartiene ad una delle due fontane site nel giardino della stazione di Savona-Mongrifone. Esse sono costituite nel loro unico motivo concettuale, da due segmenti circolari contigui e contrapposti, sui cui bordi in ascesa che cingono parzialmente i bacini, emergono le forme plastiche.
Secondo concorso per la stazione di Savona-Mongrifone
Concorso con esecuzione. Savona, 1970.
Secondo concorso per la stazione di Savona-Mongrifone
Concorso con esecuzione. L’opera posta in opera con l’artista. Savona, 1970.
Secondo concorso per la stazione di Savona-Mongrifone
Concorso con esecuzione. Savona, 1970.
Primo concorso Albissola
Primo concorso annullato e bandito nuovamente. Bozzetto - polene. Albissola, 1971
Primo concorso Albissola
Primo concorso annullato e bandito nuovamente. Particolare al vero - polene. Albissola, 1971
Secondo concorso Albissola
Ceramica posta in opera. Albissola, 1971.
L’artista presenta l’opera
Le polene che per- tanti secoli incrociarono sui mari della Liguria ritte sulla prua dei velieri, dei brigantini, delle golette, dal periodo della dominazione marinara di Genova alla risorta attività dei traffici dell’ottocento, mi sono parse un tema adeguato all'opera d'arte richiesta, data la località a cui il rilievo è destinato.
Le tradizioni locali ci dicono come le più belle polene fossero scolpite in legno da artisti e artigiani della Riviera e venissero dipinte con segreti colori, inalterabili ai sali marini.
Il rilievo in ceramica ben si adegua a tale soggetto penetrato per sua natura dal colore e può rendere il tramutante ondeggiamento di luci in cui queste figure vivevano sulla mutevole superficie dell'onda.
Ho quindi riproposto le polene in una libera e moderna concezione compositiva che è in stretta dipendenza con la parete da decorare e con l'ambiente architettonico.
Il colore vibrante aiuta la tendenza dinamica delle forme e i contrasti di luce rinnovano il senso di instabilità luminosa e di movimento proprie delle oscillazioni marine che rendono le forme suscettibili di mutamento.
La materia si conforma quindi alla gioiosa inventiva della fantasia e la visione instabile e fugace delle polene, che sembrano guidate per magia dall'occhio chimerico della superstizione marinara sopra gli azzurri cobalto, si realizza nella preziosità degli smalti.
Secondo concorso Albissola
Ceramica posta in opera sulla facciata della stazione ferroviaria. Albissola, 1971
Secondo concorso Albissola
Bozzetto. Albissola, 1971
Secondo concorso Albissola
Particolare della ceramica posta in opera. Albissola, 1971
Concorso Ospedale Maggiore
Bozzetto inserito nel contesto ambientale. Bologna, 1071.
Concorso Ospedale Maggiore
Particolare della scultura al vero. Bologna, 1071.
Concorso stazione ferroviaria di Palermo Notarbartolo
Bozzetto in bronzo. Progetto di un’asta portabandiera. Palermo, 1972.
Il progetto è stato realizzato dopo un approfondito esame del contesto architettonico e ambientale nel quale deve inserirsi l’opera scultorea ed in stretta aderenza a quanto richiesto dal bando.
Concorso stazione ferroviaria di Palermo Notarbartolo
Bozzetto di un’asta portabandiera. Palermo, 1972.
Il tema plastico compositivo è svolto da tre elementi verticali le cui diverse forme triangolari si compongono attorno all'asta portabandiera con varianti d'apertura a differenti altezze. Si determinano così nell'ambito plastico, alternate aperture e alternate presenze di volumi, in un mutevole contrasto di tensione tra spazi e masse, il che crea un variare circolare di visuali e quindi un movimento vitale di rapporti. Le cadenze alterne di posizione e di forma dei tre elementi, il ritmo delle varianti nei rapporti con l'immobile elemento di centro il ribattere delle impostazioni e dei riferimenti, danno luogo all'armonia costruttiva dell'opera. Alla discorsività plastica degli elementi in bronzo si adegua quella dell'elemento in pietra di base che, con le angolazioni proiettate sul suo piano e con l'apporto della sua forma diventa parte costruttiva dell'opera e assume il compito di completare oltre che sostenere la sovrastante struttura.
Concorso stazione ferroviaria di Palermo Notarbartolo
Plastico d'insieme. Palermo, 1972
Concorso uffici finanzieri e del tesoro di Matera
Matera, 1973.
L’artista illustra l’opera
Dopo essermi reso conto con personale sopralluogo dell'ambiente creato dal moderno contesto architettonico nel quale la scultura deve inserirsi, mi è parso che la linea compositiva degli elementi plastici dovesse svolgersi in modo tale che l'opera risultasse godibile da ogni lato per chi passa lungo le linee laterali di transito.
Una composizione quindi, aperta, mutevole secondo i punti di vista, che richiedeva un alternarsi di forme libere nello spazio.
Ne è derivata un'opera dalla tematica assai chiara e comprensibile, giocata su elementi arborei ed uccelli che per la loro natura abbisognano di spazio e che nello spazio si contrappongono e si uniscono secondo accordi compositivi.
In modo del tutto naturale la scultura sorge direttamente dal prato su un supporto che la innalza servendole di base; attorno al centro ideale suggerito dal sostegno, gira la curva ascendente del volo, equilibrando la distensione degli elementi triangolari.
L'opera verrà realizzata in bronzo.
Concorso Scuola Duino Oberdan
Citta di Torino concorso per l’esecuzione di un’opera d’arte da collocarsi nella scuola media di Via Cafasso e di Via Duino Oberdan. Bozzetto, 1974
L’artista illustra l’opera
Il concetto conduttore dell'opera si svolge attraverso una composizione di elementi plastici che esprimono l'andamento vitale del volo, dallo sforzo di superamento delle leggi fisiche al dominio equilibrato e felice dello spazio.
Non altrimenti la gioventù studiosa compie un positivo sforzo culturale proteso al raggiungimento di un più elevato e libero spaziare delle affermazioni personali.
La tematica è inoltre tale da sollecitare nei ragazzi immagini gioiose di slancio, di superamento, di conquiste e di evasioni fantastiche.
Da un punto di vista plastico-architettonico gli elementi si susseguono e si contrappongono secondo accordi compositivi e spaziali in modo che la tensione e la compattezza del volume piramidale in granito, che si innalza direttamente dal suolo, venga equi librato dalla distensione aerea e fantasiosa delle forme soprastanti in metallo.
Elemento astratto
Bronzo. Presentato alla Mostra Sindacale di Napoli, 1975.
Tomba munumentale Cova
Tomba monumentale della famiglia Cova dedicata all’Ingegner Cova, progettista dell’Autostrada del Sole. 1978. La grande pala della tomba è composta da una serie di lastre in bronzo su cui si snoda, meraviglia ingegneristica, il percorso dell’autostrada, attraverso bellezze paesaggistiche e città monumentali. Campeggia in alto la lastra del Cristo che trascende la temporaneità dell’ingegno umano nella speranza della resurrezione.
Danza agreste
Bozzetto in bronzo. (1980) La scultura è concepita come base per un tavolo con piano in vetro attraverso il quale l’opera è godibile anche dall’alto.
Danza agreste
Bozzetto in bronzo. (1980) La scultura è concepita come base per un tavolo con piano in vetro attraverso il quale l’opera è godibile anche dall’alto.
Bozzetti in cera persa
Bozzetti in cera persa pronti per la traduzione in bronzo: le parti in legno di sostegno alle sculture saranno distrutte con la fusione lasciando libera la scultura.
Bozzetti in cera persa
Bozzetti in cera persa pronti per la traduzione in bronzo: le parti in legno di sostegno alle sculture saranno distrutte con la fusione lasciando libera la scultura.
Bozzetto per una fontana
Bozzetto per una Natività
Le arti nel bosco del Parnaso
Bozzetto in Bronzo
Caino
Scultura in legno
Concorso Scuola media Via Gorizia
Città di Torino. Concorso per l'esecuzione di un'opera d'arte da collocarsi nella scuola media di Via Gorizia angolo Via Caprera.
L’artista illustra l’opera
L'opera plastico-compositiva si inserisce opportunamente nello spazio assegnatole tenendo conto dell'ambiente architettonico circostante; essa vuole esprimere con discorsività plastica come l'opera culturale della scuola sia di valido sostegno al determinarsi della personalità del giovane e sia di sollecitazione alle sue forze fattive.
L'impostazione compositiva muove quindi da un elemento portante in ferro che fa da ossatura al libero slancio delle forme plastiche che da esso si muovono.
Al tema si adegua la tensione di fuga delle forme triangolari nonché la diversa angolazione dei piani e il loro svettare nel moto vitale dei rapporti volumetrici attorno all'unico asse, così che l’intera struttura possa alludere all'espandersi delle capacità giovanili secondo un ritmo graduale e una coerenza costruttiva di cui è guida l’opera scolastica.
Concorso Scuola media Via Gorizia
Città di Torino. Concorso per l'esecuzione di un'opera d'arte da collocarsi nella scuola media di Via Gorizia angolo Via Caprera.
Concorso Istituto Tecnico Industriale A. Volta
Concorso per un'opera d'arte decorativa. Trieste. Composizione con profilati in bronzo.
127 - 134
x
I fantasmi
Scultura in cera. 1946
L'opera « I Fantasmi» ci sembra pienamente raggiunta come espressione di un mondo combusto dal rogo del dramma che abbiamo vissuto.
Quasi liquefatti i protagonisti di questa narrazione plastica si sono poi solidificati in una colata verticale che ha fermato la realizzazione sculturale in un'atmosfera allucinata e spettrale, arrestando nel contempo la dissoluzione dei volti e delle forme impaurite nella propria tragedia. Che è la tragedia dell'uomo di oggi al quale tanto della vita è stato sottratto, anche se non ha avuto lo morte.
(Valerio Fraschetti)
... L'esperienza amara dello sfacimento dei valori ideali si esprime, nel periodo tormentato che segue lo guerra, con l'opera « I Fantasmi» (cera) desolato disincantamento della forma.
(Aurelio Prete)
I fantasmi
Traduzione in bronzo
Uomo al sole
1946
Adamo ed Eva
Gesso pronto per la traduzione in bronzo.
La Madonna con Santa Teresa
Bronzo
Cavallino
Bronzetto.
Il bacio
Bronzo
La caduta da cavallo di San Paolo
Bronzo
La madre dello scultore
Bronzo al vero.
Gli amanti
Bronzetto
Donchisciotte
Cere pronte per la fusione in bronzo
Donchisciotte
Il personaggio del Donchisciotte è sempre stato caro all’artista quale simbolo del sogno dell’immaginazione e della fantasia, a cui si oppone la realtà della vita che spesso drammaticamente vanifica i progetti e le aspettative umane.
Il "folle" cavaliere mostra il problema di fondo dell'esistenza, cioè la delusione che l'uomo subisce di fronte alla realtà, la quale annulla l'immaginazione, la fantasia, le proprie aspettative, la realizzazione di un progetto di esistenza con cui l'uomo si identifica.
Donchisciotte
Donchisciotte
Particolare
La sete
Prima Quadriennale del dopoguerra. Valle Giulia, Roma. 1948.
La sete
Particolare. Prima Quadriennale del dopoguerra. Valle Giulia, Roma. 1948.
La sete
Prima Quadriennale del dopoguerra. Valle Giulia, Roma. 1948. Opera d’arte e foto di proprietà di Egidio Eleuteri - Gruppo Eleuteri.
Ragazzo che cattura un uccello
Bronzetto
Ragazzo che cattura un uccello
Bronzetto
Uomo che corre
Bronzetto
San Govanni Battista
IV quadriennale. 1942
11 - 21
x
Crocefissioni - Cristo
Cappella dell'Auditorium (Palazzo Pio XII) in Via della Conciliazione) 1949 (vedi Cappella dell’Auditorium).
Crocefissioni - Cristo n°1
Ubicazione ignota.
Crocefissioni - Cristo n°2
Ubicazione ignota.
Crocefissioni - Cristo n°3
Ubicazione ignota.
Crocefissioni - Particolare Cristo n°3
Ubicazione ignota.
Crocefissioni - Particolare Cristo n°3
Ubicazione ignota.
Crocefissioni - Cristo n°4
Ubicazione ignota.
Cristo
Bronzo al vero. Cappella dell’Auditorium. Via della Conciliazione (Palazzo Pio XII). Roma 1949.
6 - 8
x
Le numerose opere pittoriche sono in genere realizzate dal vero, su carta, con inchiostri di china, con disegno appena tratteggiato a penna e con pennellate vivaci di colore. Nei momenti di ristrettezze economiche la loro vendita, più facile di quella delle più costose sculture, permetteva di sbarcare il lunario. Le differenti tecniche grafiche, utilizzate in età matura, hanno caratterizzato un periodo di studio e di ricerca durante il quale il maestro amava frequentare corsi internazionali di incisione di Urbino. Spesso le opere grafiche si rifanno alle principali sculture dell’artista.
Concorso nazionale opera d'arte per la nuova sede dell'INPS di Bologna
Di questo concorso non è disponibile il bozzetto e l’opera non è stata eseguita tuttavia se ne riporta il progetto come illustrato dall’artista:
Dopo aver preso personalmente visione del riquadro ove deve essere posto l’altorilievo, e cioè la faccia esterna del pilastro in cemento armato sotto la pensilina d'ingresso, ed aver quindi avuto modo di valutare lo spazio nel quale svolgere la composizione, il volume necessario in rapporto ai suggerimenti dell’ambiente e alle richieste del bando, ho immaginato un rilievo figurativo a forte chiaroscuro stagliato sul fondo e alleggerito in alto da un elemento decorativo fortemente traforato.
Il tema figurativo, sollecitato da una necessità plastica nata dall’ambiente architettonico, è inoltre di chiara comprensione e quindi adatto alla sua funzione emotiva oltre che decorativa; pensiamo che va posto in un atrio che accoglie un pubblico assistito; a tale funzionalità non trascurabile, mi è parso quindi si dovesse accordare anche l’espressione figurativa.
Nello schema compositivo i forti rilievi snelliti da abbreviazioni plastiche, si equilibrano agli spazi in modo da evitare l'intaglio artigianale in cui poteva cadere il richiesto bronzo traforato e permettendo che la composizione si svolga con immediatezza.Il colore chiaro di fusione verrà lasciato al bronzo in modo che contrasti opportunamente con l’intonaco plastico cementizio del fondo di colore scuro.
Concorso nazionale opera d'arte per la nuova sede dell'INPS di Bologna
Schizzi e disegni per un altorilievo figurativo. Bologna, 1968
Concorso nazionale opera d'arte per la nuova sede dell'INPS di Bologna
Schizzi e disegni per un altorilievo figurativo. Bologna, 1968
Concorso nazionale opera d'arte per la nuova sede dell'INPS di Bologna
Schizzi e disegni per un altorilievo figurativo. Bologna, 1968
Concorso nazionale opera d'arte per la nuova sede dell'INPS di Bologna
Schizzi e disegni per un altorilievo figurativo. Bologna, 1968
Concorso nazionale opera d'arte per la nuova sede dell'INPS di Bologna
Schizzi e disegni per un altorilievo figurativo. Bologna, 1968
Concorso nazionale opera d'arte per la nuova sede dell'INPS di Bologna
Schizzi e disegni per un altorilievo figurativo. Bologna, 1968
Concorso nazionale opera d'arte per la nuova sede dell'INPS di Bologna
Schizzi e disegni per un altorilievo figurativo. Bologna, 1968
Concorso nazionale opera d'arte per la nuova sede dell'INPS di Bologna
Schizzi e disegni per un altorilievo figurativo. Bologna, 1968
Concorso nazionale opera d'arte per la nuova sede dell'INPS di Bologna
Schizzi e disegni per un altorilievo figurativo. Bologna, 1968
Schizzo per una Via Crucis
Prova d'autore. 1977
Albero e chiesa
Campanile
Chiesa con due alberi
Chiesa di notte
Chiesa di notte
RACLA23
Chiesa con tramonto
Disegno a china
Chiesa Santa Maria del Popolo. Roma. China e olio.
Disegno
Prova d'autore
Filettino
1957
Il ponte del gasometro
Il ponte del gasometro
1957
Incisione
Crocefissione
Incisione
Incisione
Incisione
Incisione
La duna di Sabaudia
Lago
Marina
China
Nudo
Parigi
Senza titolo
Senza titolo
Senza titolo
Senza titolo
Senza titolo
Senza titolo
Ponti di Roma
Prova d'Autore
Prova di stampa
Prova di stampa
Prova di stampa
Chiesa
Crocefissione
Schizzo per una vetrata
Senza titolo
Senza titolo
Santa Maria del Popolo
Stromboli. Il vulcano. China.
Ponte Sant’Angelo. Roma. China
Tre schizzi
Senza Titolo
Piazza Navona
Piazza del Popolo
Galleggianti sul Tevere
Galleggianti sul Tevere
60 - 60
x
Pilone di Marco Polo
"Corte del Gran Khan Marco Polo riceve la Tavola d'oro". Esecuzione dei bassorilievi per la Triennale di Napoli, 1940
I tre bassorilievi celebravano l’importanza della storia, della cultura, del commercio dell’Italia nelle terre d’oriente. I bassorilievi ornavano tre pilastri del padiglione “delle terre d’oriente” nel complesso architettonico della Mostra d’Oltremare inaugurata a Napoli nel 1940. Le opere sono andate distrutte durante i bombardamenti dell’ultima guerra mondiale.
Pilone dei primi commerci
"una galea romana carica di merci su un fiume d'oriente". Esecuzione dei bassorilievi per la Triennale di Napoli, 1940
Pilone della Cristianità
“l’opera dei frati missionari in oriente” Esecuzione dei bassorilievi per la Triennale di Napoli, 1940
Tomba gentilizia di Urcioli
Bassorilievo di bronzo. Potenza, 1961
III Mostra Nazionale dell'Arte Sacra nella Chiesa e nella casa
Via Crucis. Deposizione. Napoli, 28 Giugno-14 Luglio 1962
INAIL Torino
Stele 1. Torino, 1945
INAIL Torino
Particolare stele 1. Torino, 1945
INAIL Torino
Particolare stele 1. Torino, 1945
INAIL Torino
Particolare stele 1. Torino, 1945
INAIL Torino
Particolare stele 1. Torino, 1945
INAIL Torino
Particolare stele 1. Torino, 1945
INAIL Torino
Particolare stele 1. Torino, 1945
INAIL Torino
Bozzetto in creta al vero della stele 1. Torino, 1945
INAIL Torino
Bozzetto in creta al vero della stele 2. Torino, 1945
INAIL Torino
Particolare bozzetto stele 2. Torino, 1945
INAIL Torino
Particolare stele 2. Torino, 1945
INAIL Torino
Particolare stele 2. Torino, 1945
Crocefissione
Ceramica monocromatica. Primo bozzetto di prova di cottura. 1956
Crocefissione
Bozzetto definitivo.
Crocefissione
Particolare
Crocefissione
Particolare
Crocefissione
Particolare
Crocefissione
Particolare
Porte per il “ Centro Internazionale Pio XII Per un mondo migliore” Bozzetto d’insieme in plastilina 1957
Luigi Scirocchi riceve l’incarico di realizzare un bozzetto per le porte del “ Centro Internazionale Pio XII Per un mondo migliore” di recente progettazione a Rocca di Papa sule rive del Lago di Albano. Il bozzetto viene approvato e l’artista procede alla realizzazione di un secondo elaborato al vero, che avrebbe dovuto precedere la fusione in bronzo delle porte, con la rappresentazione delle figure religiose artefici e sostenitrici del Centro Internazionale. (sulla intelaiatura del bozzetto si leggono appuntati i nomi dei personaggi che vi dovevano figurare)
Con la morte di Pio XII (1958) il progetto del Centro Internazionale viene ridimensionato e l’esecuzione dell’opera viene archiviata.
Porte per il “ Centro Internazionale Pio XII Per un mondo migliore” particolare Porta destra 1957
Porte per il “ Centro Internazionale Pio XII Per un mondo migliore” particolare Porta sinistra 1957
Bassorilievo dell'I.N.P.S. di Ravenna
"Mito e lavoro", bassorilievo situato all'ingresso della sede provinciale I.N.P.S. di Ravenna.
Bassorilievo dell'I.N.P.S. di Ravenna
"Mito e lavoro", bassorilievo situato all'ingresso della sede provinciale I.N.P.S. di Ravenna.
Bassorilievo dell'I.N.P.S. di Ravenna
"Mito e lavoro", bassorilievo situato all'ingresso della sede provinciale I.N.P.S. di Ravenna.
Bassorilievo dell'I.N.P.S. di Ravenna
"Mito e lavoro", bassorilievo situato all'ingresso della sede provinciale I.N.P.S. di Ravenna.
Bassorilievo per il monumento a Garibaldi in Aspromonte.
Nel comune di Gambarie, Aspromonte (R.C.) sul luogo, dove il Generale Giuseppe Garibaldi, il 29 agosto 1862 venne ferito ed arrestato dalle truppe regolari italiane del generale Pallavicini, che gli impedirono di combattere le milizie pontificie ultimo ostacolo al completamento dell’unità d’Italia, un bassorilievo dello scultore Scirocchi ricorda quella battaglia e testimonia lo sfortunato evento di cui fu vittima Garibaldi.
Il bassorilievo è posto sulla facciata di un mausoleo che raccoglie testimonianze di quell’ episodio, eretto nelle vicinanze dell’albero secolare ove Garibaldi si appoggiò sanguinante, prima di essere soccorso ed aiutato dai suoi soldati.
Bassorilievo per il monumento a Garibaldi in Aspromonte.
Bassorilievo per il monumento a Garibaldi in Aspromonte.
Particolare
Bassorilievo per il monumento a Garibaldi in Aspromonte.
Particolare
Bassorilievo per il monumento a Garibaldi in Aspromonte.
Particolare
Bassorilievo per il monumento a Garibaldi in Aspromonte.
Particolare
Bassorilievo per il monumento a Garibaldi in Aspromonte.
Particolare
Bassorilievo per il monumento a Garibaldi in Aspromonte.
Particolare
Bassorilievo per il monumento a Garibaldi in Aspromonte.
Particolare
Via Crucis Crocefissione
La stazione della Crocifissione attualmente è l’unica disponibile dell’intera opera.
33 - 40
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Lo scultore nello studio di via Anicia
Un allievo nello studio di Via Anicia
L'artista nel suo studio
L'artista con il suo cane Pop
Lo scultore con amici nello studio di via Anicia
Lo scultore con la moglie e amici in una trattoria romana
Lo scultore con un'allieva nello studio di via del Fiume
Lo scultore
Lo scultore
Lo scultore
Lola, il cane dello scultore.
Lola, il cane dello scultore.
RACLA20
Lo scultore a una premiazione
Lo scultore a una premiazione
10 - 15
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Luigi Scirocchi
a.scirocchi@libero.it
website by elisa spigai